Io sono nata in Perù, in un ospedale della città di Trujillo a mezzanotte. Mia madre mi disse che quella notte in sala parto c' era di turno un medico che in pieno travaglio le raccontava barzellette per alleviare i suoi dolori causate dalle contrazioni: ' forza signora altre due spinte, vedo i capelli biondi ', mentre i miei capelli sono sempre stati neri come il carbone. Avessero tutte le donne incinte questa fortuna!
Mia nonna, santa come la maggior parte delle nonne, rimasse ad aspettare fuori dall' ospedale per più di 8 ore perché l' orario di visita era terminato. L' amore di una mamma non ha limiti.
A quel tempo correva l' anno 1985 e la mia famiglia arrivava a fine mese con molta difficoltà per cui mia madre e suo fratello lasciarono il paese, con la benedizione di mia nonna, verso l' Europa in cerca di fortuna.
Dal punto di vista di una bambina è traumatico non avere la sua mamma accanto, probabilmente vi chiederete, non avevi un padre? sì, ne ho uno ma non voleva prendersi la responsabilità di una figlia e quindi semplicemente sparì.
Quando iniziai ad andare a scuola i bambini della mia età erano crudeli con me: ' lei non ha una mamma perché nessuno la vuole ' oppure ' suo papà l' ha abbandonata ' e altri dispetti che oggi si definiscono come bullismo, i bambini sanno esser cattivi.
Alla età di 9 anni arrivai in Italia, mia madre si era creata una sua famiglia sposandosi con un veneziano. Mi mandarono a scuola come tutti gli altri bambini, l' unica differenza era adattarsi ad uno stile di vita, lingua, cultura, mentalità, nuove amicizie, etc...si insomma, è come rinascere di nuovo ed imparare a camminare con scarpe scomode. Incominciai ad affrontare i miei problemi emozionali con determinazione e pazienza promettendo a me stessa che un giorno le lacrime e il duro sacrificio costruiranno il mio futuro ed una persona fiera di se stessa, non solo dal punto di vista mentale ma anche professionale ma senza dimenticare il rispetto e l' umiltà che mia nonna mi insegnò.
Mi diplomai a Treviso come perito turistico e a 17 anni ottenni il mio primo lavoro a Venezia in un negozio Fabris Leda s.r.l di souvenir e biancheria per la casa; ci rimasi per quasi 10 anni, mi piaceva il mio lavoro ma soprattutto parlare le lingue che avevo imparato a scuola.
In seguito mi iscrissi all' Università di Venezia Ca' Foscari e per pagarmi gli studi collaboravo con diverse piccole attività veneziane come ' Opera House ' vendendo biglietti di opera lirica, receptionist per ' Hotel Falier ' o semplicemente indirizzando il turista verso i ristoranti che sono rimasti in proprietà ai veneziani.
Grazie alla scuola superiore ' G. Mazzotti ' ho potuto approfondire e ottenere i miei attestati di studi linguistici in Siviglia e a Cardiff e ho continuato il mio percorso formativo nella stessa direzione fino alla laurea in Lingue e civiltà moderne e contemporanee indirizzo politico internazionale a Venezia.
Come diversi giovani che lasciano l' Italia con tanti sogni in una valigia, pure io, mi sono buttata in questa nuova avventura e ancora una volta ho cambiato scarpe.
Ma questa volta sono scarpe di una donna matura che sa scegliere il suo cammino da sola ed è consapevole delle conseguenza che le sue decisioni portano.
Ad oggi posso dire che sono felice di quello che ho costruito con le mie sole forze, con i miei sacrifici e della persona determinata che sono diventata. Il mio consiglio è quello di spingere se stessi al proprio limite, credere in se stessi e amatevi :)
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