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A PIEDI SCALZI ASSIEME AL CORONAVIRUS

Ho sempre pensato che la solitudine fosse una mia amica, perche' da lei ho imparato a convivere con me stessa nel bene e nel male. Ma devo ammettere che l' isolamento forzato dovuto al coronavirus mi ha portata verso una evoluzione personale del mio presente e futuro, una parte di me che avevo dimenticato a causa della routine e abitudini di tutti i giorni. La mia vita e i miei pensieri non hanno mai condiviso cosi' tanto tempo insieme, come se fossi stata incarcerata nella mia testa ed isolata da tutti quelli che voglio bene. E' forse cosi' che si sente un prigioniero che vede la sua liberta' guardando dalla finestra di camera sua? Sono le due del mattino e mi ritrovo qui a scrivere, perche' solo le parole scritte su una carta collegano i mie pensieri a quella finestra di luce che si affaccia al mondo. Diciamo che l' Inghilterra non ha mantenuto una quarentena rigida come e' avvenuta in Italia o in altri paesi europei. A noi ci e' stato perme
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UNA SERATA DA TRENTENNE A BRISTOL

Vorrei premettere che io sono sempre stata una ragazza a cui piace il sano divertimento, io penso e credo che ci si può divertire anche senza ubriacarsi e senza consumare droghe. Per me è più importante il ricordo di una bella serata con amici che svegliarmi con il corpo a pezzi a causa di una sbronza. Soprattutto a trent'anni, quando hai uno stile di vita con più responsabilità ed una maturità acquisita negli anni, o almeno cosi' dovrebbe essere. Nel paese dove vivo i ragazzi/e iniziano a bere durante l'adolescenza. La maggior parte degli inglesi vede il bere come una forma di evasione dai loro problemi quotidiani: chi vuole essere meno timido, chi vuole dimenticare lo stress del lavoro, o dimenticare i problemi sentimentali e famigliari. Ma alla base di tutto ciò, secondo me, c'è la insicurezza personale e il non sentirsi accettati sia dalla società che come persona con pregi e difetti, in aggiunta c'è anche la mancanza di autostima. Ed infatti di

NON ESISTE UN MANUALE DI SICUREZZA PER EXPAT

Testo citato tratto da ' L'étranger ' di Charles Baudelaire Non esiste un manuale di sicurezza quando decidi di diventare expat, ma di una cosa devi essere consapevole nel tuo percorso in un paese estero, ovvero, che se stai scappando dai tuoi problemi emotivi, eh ahimè questi ti seguiranno fino a capo al mondo! Ti racconterò dal mio punto di vista personale come affrontare mentalmente il tuo viaggio verso l' ignoto. Ebbene si', di questo si tratta, no? di aprire le tue ali ed imparare a volare senza paracadute; devi tenere alla mente che per qualsiasi ragione deciderai di rientrare in terra madre, non sara' una sconfitta perché tornerai una persona diversa, sii orgoglioso di te stesso e di quello che hai raggiunto con i tuoi sforzi, sacrifici e forza di volontà. Ricorda sempre che tutto quello che hai ottenuto con fatica appartiene solo a te e nessuno te lo potrà mai portare via. Decidere di intraprendere una vita di incertezze lascian

LE MIE NUOVE SCARPE SU MISURA PER BRISTOL

LE MIE NUOVE SCARPE SU MISURA PER BRISTOL " mamma, ho deciso parto per l' estero!" con queste parole, come dire, ho affondato mia madre quella mattina di luglio di cinque anni fa. Ricordo che in quell' anno mi sentivo triste ed insoddisfatta della vita che vivevo.  " Perché non parti dopo la laurea " mi disse mia madre ma io non volevo più aspettare perché sarebbe stato solo una perdita di tempo così in quella stessa settimana comprai il biglietto di solo andata.  La mia scelta è stata Bristol, una città giovane con tanti festivals, arte, università un porto dai mille colori e tanti parchi e grandi spazi verdi mi ci ero innamorata solo leggendo le recensioni su internet! Una volta salita in aereo mi prese la nostalgia di casa ma non si poteva tornare indietro e come dice mia nonna " hai voluto la bicicletta, adesso pedali " e da quel primo volo avrei fatto molta strada.  Arrivai a destinazione come se fossi una turista

DOVE TUTTO EBBE INIZIO...

Io sono nata in Perù, in un ospedale della città di Trujillo a mezzanotte. Mia madre mi disse che quella notte in sala parto c' era di turno un medico che in pieno travaglio le raccontava barzellette per alleviare i suoi dolori causate dalle contrazioni: ' forza signora altre due spinte, vedo i capelli biondi ', mentre i miei capelli sono sempre stati neri come il carbone. Avessero tutte le donne incinte questa fortuna! Mia nonna, santa come la maggior parte delle nonne, rimasse ad aspettare fuori dall' ospedale per più di 8 ore perché l' orario di visita era terminato. L' amore di una mamma non ha limiti. A quel tempo correva l' anno 1985 e la mia famiglia arrivava a fine mese con molta difficoltà per cui mia madre e suo fratello lasciarono il paese, con la benedizione di mia nonna, verso l' Europa in cerca di fortuna. Dal punto di vista di una bambina è traumatico non avere la sua mamma accanto, probabilmente vi chiederete, non avevi un padre

LA BARRIERA TRA TE E LA TUA FELICITA' SEI SOLO TE STESSO

Sono una ragazza di origini Sud Americane, cresciuta in Italia, attualmente vivo in Inghilterra. Parlo italiano, inglese, francese, spagnolo e ho proseguito i miei studi fino al conseguimento della laurea a Venezia nel 2018. Mi piace moltissimo pensare alla vita come un libro da esplorare dove ogni viaggio è una pagina da scoprire con nuove culture, vivere nuove emozioni, conoscere persone che con le loro esperienze ti aprono la mente. La mia sete di vivere e di mettermi alla prova in un paese estero dove non conoscevo a nessuno se non solo me stessa, mi ha reso la persona forte e determinata che sono diventata. Questo blog personale nasce con la speranza di aiutarti a capire che la determinazione, costanza e perseveranza ti porta a raggiungere i tuoi sogni. La barriera tra te e la tua felicita sei solo te stesso.